Ecomuseo del Paesaggio di Malga Carnica

Il Silenzio... parla

wine collection

Code
Anime, Animali e Persone

La montagna forgia attitudini che mirano al sodo: ciò che è utile va bene, ciò che è superfluo, inutile, frivolo, va eliminato. L'economia montana è una disciplina naturale, severa come le pendici scoscese, aspra come i ripidi sentieri che portano alle preziose oasi dei pascoli, riservata come i segreti che distribuiscono con parsimonia l'acqua e i frutti delle stagioni. In questo habitat per certi versi ascetico, da tempo immemore l'uomo e gli animali vivono in un rapporto simbiotico.

DALL'ALTO DELLE ALPI CARNICHE

Le Alpi Carniche, con le loro cime altre i 2.000 metri, costituiscono una barriera per i venti freddi settentrionali e per le nubi che provengono da sud le quali, cariche di umidità, scaricano molta piogga; in questa zona si concentra infatti la massima piovosità regionale. In queste montagne troviamo una molteplicità di paesaggi e vegetazioni, collegate all'altitudine, all'esposizione dei versanti, al tipo del terreno e al clima. A volte varietà ambientale corrisponde una ricca varietà floristica: si contano almeno 2.000 speci vegetali. Una legge generale domina in tutte le montagne: man mano che si sale in quota la temperatura decresce, aumenta l'umidità e di conseguenza cambiano gradualmente anche le speci vegetali. Fino a 400 - 500 metri di altitudine troviamo i boschi di latifoglie, come rovere e castagni; ben presto subentra la vegetazione montana. Le foreste delle Alpi Carniche sono molto estese e costituite principalmente da albeti, faggi, larici, boscaglie a pino mugo e ontano verde. Al di sopra dei 1500 metri la vegetazione arborea si presenta piuttosto povera, gli alberi si fanno via via più radi, più piccoli, fino a raggiungere il limite altimetrico per la crescita degli alberi che in Carnia è intorno i 1700 metri di quota ed è il più basso di tutta la regione alpina. Oltre tale limite crescono solo cespugli e piante che hanno sviluppato adattamenti particolari a sopportare le forti escursioni termiche, il forte irragiamento estivo, il vento che poi si manifesterà in raffiche di bora a Trieste e zone contigue, che tipicamente troviamo a quote elevate. Pensiamo al classico "cuscinetto" formato da piante come l'erica, i rododentri, il mirtillo rosso, ecc.     La stagione vegetativa in montagna è popolata di alcuni esempleri di vipere e, verso il piede della vetta, vivono: lo scoiattolo, il cervo, il picchio, e per la breve durata (l'estate inizia tardi e finisce presto) quindi le piante devono approfittare rapidamente di questo periodo per svilupparsi, fiorire e riprodursi. Tra le piante a fioritura più precoce ricordiamo i Crocus sativus, le Soldanelle, i Ranuncoli e le Genziane. I colori ed i profumi dei numerosissimi fiori arricchiscono la bellezza di questo ambiente da fiaba, i boschi rigoliosi consentono rilassanti e rigeneranti passeggiate. Le montagne, giganti di pietra, con la loro imponente presenza ci fanno sentire veramente parte di questo universo naturale. Stambecchi, camosci, marmotte, orsi, lupi, aquile, falchi vivono in queste alture, scendendo troviamo: caprioli, ghiri, gufi, civette, galli cedroni, lepri e volpi

Bioest 2025  8 e 9 giugno Trieste

Evento: 5/7 - 12/14 settembre Asiago (VI) (partecipiamo dal 2015)

Evento: 5/7 - 12/14 settembre Asiago (VI) (partecipiamo dal 2015)

Contatti

Luisa Pavan

 

Scrivici

Scrivici una mail...

Ti risponderemo prima possibile.