CATENA DEL MONTE TERSADIA
La catena Carnica Princiaple, ma anche i massicci delle Alpi e Prealpi Giulie, hanno da sempre destato grande interesse dal punto di vista geologico per la presenza di una serie di successioni stratigrafiche assai ricche di fossili. Questi strati sedimentari di origine marina, che dall’inizio del Paleozoico arrivano fino alla fine del Mesozoico, sono come i fogli di un libro aperto su cui leggere la storia dell’evoluzione della vita sulla terra. Ciò che ha prodotto questi effetti sono state le poderose spinte delle orogenesi Ercinica e Alpina, della Zolla Africana verso la Zolla Eurasiatica, che hanno determinato, in milioni di anni, il sollevamento dei fondali marini in più successioni, fino a formare la catena alpina orientale. Ecco allora che nella zona del monte Fleons, in comune di Forni Avoltri, si possono trovare le testimonianze delle prime forme di vita, Briozoi e Trilobiti dell’ Ordoviciano (450 milioni di anni fa). I massicci del monte Avanza e del monte Coglians fanno parte della scogliera corallina del Devoniano (350 milioni di anni fa) e sono ricchi di Brachipodi, Gasteropodi e Crinoidi. Nelle zone del monte Dimon e del Zoufplanappaino affioramenti di rocce vulcaniche del carbonifero generatosi in ambiente sottomarino, le cosiddette lave a cuscino (300 milioni di anni fa). Più a sud, si incontrano i gruppi dei monti Arvenis-Zoncolan, del Cucco-Tersadia, del Sernio-Grauzaria e dell’ Amariana che sovrasta Amaro; essi si sono formati tra Permiano e il Mesozoico (250 milioni di anni fa) e sono caratterizzati da fossili delle forme di vita più evolute: Cefalopoidi e Ammoniti
APPROFONDIMENTO Il monte Tersadia mt. 1959, è la cima più alta del Massiccio da cui prende il nome e si trova al centro della Alpi Carniche costituendo così la propaggine di un piccolo gruppo montuoso a Nord di Arta Terme, compreso tra la valle del torrente Chiarsò e la Valle del But, di cui fanno parte anche il monte Cucco e il monte Rivo. L’area è caratterizzata da dirupi scoscesi e ripidi, alternati dagli ampi boschi che circondano l’intero massiccio, e lo stesso Tersadia è emblematico di questo contrasto. È possibile accedere alla cima del monte, sia da nord (a partire da Ligosullo), che da sud (a partire da Rivalpo), entranbi i percorsi si sviluppano su facili sentieri e determinano in una mulattiera militare (risalente alla prima guerra mondiale) che conduce alla cima del monte (dove si possono vedere ancora, ben conservate gli appostamenti e trincee militari). Il percorso settemtrionale è caratterizzato dalla presenza di boschi, mentre in quello meridionale si incontrano numerose malghe e casere, a testimoniare la presenza dell’uomo in quest’area. Nell’area Neozoica si sono formati i depositi più superficiali, di origine glaciale, lacustre, alluvionale o di versante che, attraversano alterne glaciazioni, conducono fino sll’orografia attuale del territorio. Chi si trova a percorrere degli itinerari a piedi per andare in una malga all’altra, prestando attenzione non solo agli incantevoli scenari del paesaggio alpestre ma anche agli affioramenti rocciosi che talvolta si incontrano, potrà esercitare a scoprire quel mondo infinito dei fossili che silenziosi e pietrificati raccontano le loro origini.